Quinta Lezione di Design 2024
Claudio Nardi in dialogo con Mario Curia

Quinta Lezione di Design 2024
Claudio Nardi in dialogo con Mario Curia

18 Settembre 2024
17.30

Claudio Nardi, architetto fiorentino di fama internazionale, è il protagonista della quinta Lezione di Design 2024. Racconterà i suoi esordi e gli incontri felici, tra cui quello con Sergio Camilli che lo chiamò giovanissimo in Poltronova come consulente di arredamento, e con Puccio Duni, “il mio tutor e mentore da sempre”, che gli hanno aperto le porte a esperienze progettuali uniche e speciali, come quella con Carlo Scarpa per International Design.

Nei primi anni 80 firma il nuovo negozio Luisa Via Roma a Firenze, un progetto innovativo di grande successo a cui seguono molti incarichi in Italia e nel mondo per grandi brand della moda, come Dolce e Gabbana, Valentino, Tod’s, Malo, Ferrè. Autore di progetti di architettura di grande rilievo come il Mocak Museo d’Arte Contemporanea a Cracovia, Polonia, nell’Ex Fabbrica O.Schindler, Nardi declina la sua visione di bellezza diffusa a tutte le scale, a tutte le funzioni, a tutti i livelli Ama definirla “ Multiplicity of beauty”, ed è proprio questo il fil-rouge che lega tutti i suoi progetti. “L’architettura è sempre trasformazione, in un percorso che unisce senza soluzione edifici e interni, memoria e modernità, dimensione pubblica e privata, funzione e comunicazione, è luogo, contenitore, arte, tecnica ma anche racconto, storia, poesia, arte”.

In dialogo con uno dei suoi committenti, l’editore Mario Curia, parleremo della sede della casa editrice Mandragora a Firenze, progettata nel 2013, un esempio emblematico della sua visione architettonica. Fortemente voluta dal fondatore, è pensata non solo come luogo di lavoro, ma anche di riflessione culturale e apertura al nuovo: “Lo sottolinea, afferma Curia, la stessa disposizione degli spazi dell’edificio, dove l’equilibrio tra i volumi e i materiali ospita tecnologie di ultima generazione. Questo progetto vuole essere un gesto d’amore per la città di Firenze e il suo patrimonio storico e culturale”.

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