La storia e la missione
“Il design a Firenze, il design per Firenze”
Selfhabitat Cultura
Questo processo di crescita è sempre stato affiancato dal sostegno e dal contributo di Selfhabitat, storico showroom di arredamento di design di Firenze.
Negli anni diversi luoghi hanno fatto da scenografia a questo format di eventi in un’operazione di integrazione tra antico e contemporaneo che ha riscosso il successo di un vasto pubblico. Per citarne alcuni: la settecentesca Sala della Musica dell’ex Tribunale di Firenze, l’Istituto Francese, il Tempio maggiore israelitico, la sede dell’Ordine degli Architetti, il Museo Horne, la galleria del Semiottagono delle Murate.
Il percorso è sempre stato affiancato da ISIA Firenze, attraverso Biagio Cisotti con Stefano Bettega, Giuseppe Furlanis e l’attuale direttore Francesco Fumelli.
Molto importante negli anni la partnership di Fondazione Architetti Firenze e Ordine degli Architetti Firenze, MAD Murate Art District, Comune di Firenze, Museo Horne, Fondazione Michelucci, ADI Toscana, Dipartimento di Architettura Università di Firenze.
Un prezioso tratto distintivo è il progetto grafico dello studio RovaiWeber Design. Il grande contributo per immortalare per sempre i momenti più importanti delle attività di Selfhabitat Cultura è dato dal lavoro del fotografo Mauro Cenci e dal videomaker Cesare Martignon, Muevete Producciones.
Ancora oggi l’associazione Selfhabitat Cultura ha un’ambiziosa articolazione organizzativa che raccoglie intorno al Presidente Pierluigi Bemporad alcune delle maggiori forze intellettuali e dei creativi nel settore del design. Il Comitato Scientifico è presieduto da Patrizia Scarzella, Architetto e giornalista.
SelfhabitatCultura continua a perseguire due obiettivi principali: confrontarsi con il territorio e esplorare gli sviluppi del design che estende oggi la propria ricerca e attività in molteplici direzioni.
La missione è quella di accogliere al suo interno tutti coloro che si riconoscono negli scopi fondativi, che ne condividono gli interessi e il desiderio di restituire alla città un tema sentito come prioritario nella prospettiva del suo futuro sviluppo. Puntare sulla divulgazione culturale con eventi ad ingresso libero ha lo scopo anche di avvicinare giovani designer ed architetti dandogli la possibilità di trovare una sponda autorevole con cui confrontarsi e di creare un’importante rete di contatti. È, in ogni caso, un modo per continuare un cammino, già ricco di risultati, seguendo un percorso “strutturato”, senza perdere di vista la parte ludica e appassionante che ha fatto fino ad oggi da insostituibile legame.